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SECONDO POSTO PER L’AIGG NELLA NATIONS CUP

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In Austria la squadra dei giornalisti conquista la piazza d’onore

Quarta Nation’s Cup 2016 for European golfing journalists, ospitalità austriaca, alias European Fourball Competition for golfing journalists, come si chiamerà d’ora in poi, sette squadre presenti, cancellata la danese all’ultimo minuto. Volti giovani e rinnovati in molti team, senz’altro gente che gioca a golf, si suppone, molto meglio di come dà notizie al mondo, ritmando colpo dopo colpo, perché una due giorni come questa esige una bella intesa tra le coppie.I tre lettori fissi e gli undici occasionali di questo breve resoconto fremeranno dal desiderio di conoscere il risultato. Eccolo, come conviene dir subito in una cronaca giornalistico-sportiva: non abbiamo vinto per un un punto! Ma la competizione è stata segnata da vero impegno.
Nell’ordine scendono in campo il 27 settembre per una scramble le formazioni a coppie di Belgio, Repubblica Ceca, Germania, Svizzera, Italia, Olanda, Austria.
Le otto nuove maglie azzurre AIGG versione Nuovo Consiglio e vecchio Capitano brillano come ortensie color turchese nello splendido verde settembrino dei fairway e degli abeti del Jaques Lemans Golf Club di St. Veit-Langsee, alta Carinzia, uno dei 21 campi di Alpe Adria, il consorzio che annovera oltre ai venti austriaci anche i tre italiani di Lignano, Grado e Trieste e gli otto della Slovenia. Riserve Pilla e Zoldan, ovvero rigore e fedeltà, naturalmente in caso di bisogno.
Le belle prestazioni di Russo-Cazzetta (46 punti) e Piva-Lanza (45) splendono il primo giorno sul tabellone accanto ai dignitosi risultati di Pacciani-Balducci e Tamietto-Palomba così che i nostri sono ampiamente in testa seguiti dai belgi. All’alba Lanza aveva fatto un giro di corsa attorno alle mura antiche di St. Veit, riscaldamento tonificante, come gli aveva suggerito l’allenatore Messina, trainer di veri campioni. Birra per tutti sulla terrazza della club house che si affaccia sulla pianura sterminata del campo, lungo, generoso ma dai green insidiosi stile Usa, scorrevoli come marmo.
La quattro palle del secondo giorno registra qualche inquietudine: Palomba va fuori limite alla 13, Pacciani sborda due putt, Russo ce la rimette tutta ma ansima alla 17 e alla 18. Piva è convinto,come sempre, che avrebbe potuto fare meglio. E sui fronti avversari il capitano ceco Pavel Mandys e la sua proette Klàra Sykorova fanno faville e recuperano la defaillance del giorno prima.
Dice così, il 28 settembre, la classifica esposta al sole di Carinzia: Repubblica Ceca 239 punti, Italia 238, Austria 235. Seguono nell’ordine Germania, capitanata dal generoso Klus Pastor, il Belgio, la Svizzera guidata da Livio Piatti e l’Olanda pilotata da Frank Uijlenbroek.
Cena di Gala e premiazioni nel suggestivo salone medievale del municipio di St.Veit/Glan, presenti autorità locali e regionali. Speaker sul grande palco l’intramontabile capitano viennese Erich Weiss.
Premi per tutti, anche per i partecipanti alla due giorni Stableford, offerti dagli sponsor Lyoness Cashbanck che ha dato ai concorrenti una cashback card, gli enti locali St.Veit e Carinzia-Golf. Tra le due giornate, Zala Springs golf Resort ha illustrato il nuovo meraviglioso campo disegnato dalla Robert Trent Jones nel cuore della regione termale ungherese di Heviz, vicino al lago Balaton. Un paradiso, dicono le foto e il dèpliant promozionale, di sport e benessere.
A premiazione avvenuta il capitano Pacciani diffonde il seguente comunicato:
”Sono molto soddisfatto in primis della trasferta in generale e poi per il comportamento in campo della nostra squadra che ha sfiorato quella che sarebbe stata una vera impresa. Bravi tutti i miei giocatori, nessuno escluso. Ci tengo a sottolineare che tutti hanno contribuito al risultato finale, nessuno escluso”.
Il dispaccio è arrivato il giorno dopo nella sala dell’headquarter della 41a Ryder Cup, sul punto di prendere il via all’Hazeline National Golf Club di Chaska, nel Minnesota. Il capitano Usa Davis Love III ha sussurrato all’avversario europeo Darren Clarke: ”Dovremmo tenerne conto. Lo chiami tu?”.
Il 29 malinconica individual departure.
Roberto Zoldan